giovedì 1 agosto 2019

Pizza di Spianata Sarda con Melanzane, Mozzarisella e Cipolla Rossa


Se con la scorsa ricetta abbiamo sventato il pericolo "accensione forno", con quella di oggi non c'è scampo. Si tratta però di pochi minuti e, giuro, di un buonissimo motivo.

Sarà anche una calda estate, ma la voglia di pizza è difficile da far passare.
Siete d'accordo?
Quella di oggi è allora un'ottima alternativa nei momenti in cui vi assale proprio questo desiderio, ma non avete la voglia o il tempo o la forza (o tutte e tre le cose insieme) per mettervi a preparare da zero l'impasto. L'importante è avere a disposizione della spianata sarda, della buona salsa di pomodoro e gli ingredienti preferiti.

Ho conosciuto questa preparazione grazie ad Aure che, come forse ho scritto in altri post, è sardo. La spianata è, infatti, un pane tipico del Nord della Sardegna; per forma e aspetto può ricordare la piadina romagnola, ma è realizzata solo con semola di grano duro, lievito, acqua e sale marino. Rispetto ad un suo famoso conterraneo, il pane carasau, la consistenza della spianata è sicuramente più morbida,

Un'altra sua caratteristica consiste nel fatto che la parte superiore si stacca facilmente e completamente da quella inferiore ... un po' come la pita diffusa in Grecia e in Medio Oriente. Influenzato forse anche da questo mondo, Aure ama sempre dividere le due parti: la nostra versione è, quindi, una pizza più sottile rispetto a quella di altre ricette che si trovano su internet, in cui la spianata viene lasciata intera.

giovedì 25 luglio 2019

Risolatte Vegan con Limone e Vaniglia


Amici, dopo 6 mesi dall'ultimo post torno sul blog!

Non so sinceramente come sia passato così tanto tempo: il lavoro a cui pensare, il monolocale in cui era sempre meno invitante cucinare e la stanchezza generale non hanno contribuito ad una almeno minima costanza di pubblicazione. Ma ormai non importa, 0ggi si festeggia perchè c'è una nuova ricetta da condividere!

Tra l'altro è la prima ricetta preparata per il blog e fotografata nella nuova casa!!
Aure ed io, infatti, siamo finalmente in un bilocale: sto ancora finendo di sistemare la cucina e testando quale sia l'angolo migliore dove scattare le foto alle preparazioni, ma sono contenta di non stare più in un minuscolo spazio vitale :D

Ho voluto riprendere con una ricetta che fosse dolce, molto semplice e che non richiedesse il forno, date le temperature di questi giorni (mi sto squagliando).
Tra le varie idee ho scelto quella più tradizionale, rivisitandola ovviamente in chiave vegan: il risolatte, un dolce dei nostri nonni che richiede pochissimi ingredienti e si prepara in diversi paesi del mondo. Potete poi aromatizzarlo come preferite: con limone e vaniglia "all'italiana", con cannella come nella versione greca o con quello che più vi ispira.

I tipi di riso consigliati per questa preparazione sono il carnaroli e l'arborio, anche se io in questo caso ho provato il baldo. L'importante è che sia un tipo di riso che si possa ammorbidire molto, per questo l'integrale è sconsigliato. Se volete provare però potete prima lessare il riso integrale nell'acqua come d'abitudine e poi cuocerlo ancora nel latte caldo zuccherato e aromatizzato.

N.B. Per una versione gluten free scegliete un latte vegetale certificato senza glutine (ad esesmpio soia, riso, miglio etc). Con la quantità di scorza di limone regolatevi in base ai vostri gusti: se usate la buccia di un intero limone, il sapore della vaniglia potrebbe essere leggermente coperto.

giovedì 24 gennaio 2019

Farinata di Ceci con Cipolle, Carote e Nigella


Buon 2019 amici.
Sorvoliamo sul notevole ritardo.
Gennaio è sempre un mese complicato: c'è la fatica di tornare ai ritmi quotidiani dopo la pausa natalizia, ma anche progetti nuovi che iniziano e richiedono tempo e concentrazione.

Come prima ricetta dell'anno ho deciso di condividere un piatto fatto in casa che Aure e io mangiamo ogni settimana e amiamo profondamente: la farinata di ceci.
Come saprete è una sorta di torta salata, tipica della tradizione Ligure e toscana; andrebbe cotta nel forno a legna in una teglia in rame stagnato, ma questo non impedisce di farne una versione più che soddisfacente anche a casa con qualche accortezza.

Prima di sfornare farinate con la disinvoltura di una casalinga genovese, ammetto di averne sbagliate parecchie! Tutti gli errori però mi hanno portato a tre regole fondamentali:
  • la farinata deve essere sempre molto bassa, assolutamente meno di un centimentro;
  • il forno deve essere molto caldo (almeno a 200°C);
  • la cottura deve iniziare nella parte bassa del forno e terminare in quella alta.
La farinata inoltre è uno dei piatti che preferisco preparare se sono stata invitata ad un pranzo o ad una festa per tre motivi principali: richiede pochissimi ingredienti, mi fa sporcare pochissime ciotole durante la preparazione e non ha bisogno della mia costante attenzione durante la cottura. Inoltre piace a tutti, vegani e non.

Il 99% delle volte arricchisco la pastella con della cipolla affettata, in questo caso ho aggiunto anche una carota grattugiata e dei semi di nigella.
Voi sbizzarritevi con le verdure che preferite, possibilmente non troppo acquose: io proverò prossimamante con i broccoli e verso primavera con le zucchine.
Vi consiglio anche di sperimentare con le spezie e le erbe aromatiche, l'aneto su tutte.