Dopo un silenzioso settembre, torno sul blog per una nuova Nerd Week, ovvero la settimana dedicata alle ricette tratte dalle mie serie tv preferite.
Quella di oggi è stata scelta per diversi motivi: il royal wedding dell'anno, un importante Emmy vinto poche settimane fa, la terza stagione che inizierà a breve con attori tutti nuovi (riuscirò a farmene una ragione?).
Sto parlando di The Crown, serie televisiva anglo-americana per Netflix, la più costosa di sempre. È incentrata sulla vita di Elisabetta II e sul resto della famiglia reale britannica; in particolare inizia col fidanzamento della giovane Elisabetta con Filippo Mountbatten (nato come principe di Grecia e Danimarca, diventato poi Filippo di Edimburgo), il suo matrimono nel 1947 e la sua salita al trono all'età di 25 anni.
Elisabetta non era nemmeno destinata al trono: il padre, Giorgio VI, infatti non era figlio primogenito, ma divenne re dopo l'abdicazione del fratello Edoardo VIII (probabilmente il personaggio che meno sopporto nella serie, insieme forse alla regina Mary).
Durante le due stagioni i fatti storici si alternano a quelli privati della famiglia: da una parte gli incontri settimanali tra la regina e i diversi primi ministri (Winston Churchill in primis), lo scoppio della crisi di Suez, i viaggi di stato, i primi cambiamenti all'interno della monarchia e dall'altra i weekend del principe Filippo lontano da Buckingham Palace, i momenti di crisi matrimoniale, le travagliate relazioni sentimentali della principessa Margaret ...
Anche le ambientazioni sono spettacolari: Londra, i palazzi reali, le cattedrali, gli edifici borghesi, la campagna inglese e i paesaggi selvaggi della Scozia.
Ammetto che prima di iniziarla ero scettica su questo tipo di serie tra lo storico e il drammatico, e così pure dopo la prima puntata della prima stagione, subito dopo invece sono stata rapita sempre di più dalla narrazione, dalle immagini e dai personaggi. La seconda stagione poi riesce perfino (secondo me) a superare la prima.
L'idea dell'autore della serie è quella di realizzare sei stagioni per ripercorrere tutta la vita della regina fino ad arrivare ai giorni nostri, cambiando gli attori ogni
due stagioni per mostrare il passare del tempo. Quindi la terza stagione alle porte vedrà un cast completamente diverso, compresa una nuova Elisabetta: Olivia Colman prenderà il posto della fantastica Claire Foy, che non a caso ha vinto per la sua performance non solo l'Emmy 2018 alla migliore attrice protagonista in una serie drammatica, ma anche un Golden Globe e due Screen Actors Guild Award.
Ma parliamo di cibo.
Nel corso delle puntate sono molte le occasioni conviviali: le colazioni della regina con la regina madre e la pricipessa Margaret, l'immancabile tè pomeridiano, le cene con i rappresentati degli altri Stati, le feste, le ricorrenze ...
Nella maggior parte dei casi non si entra nel dettaglio di ciò che viene servito nei piatti. Memorabile rimane però il commento di Lord Louis Mountbatten (zio materno del principe Filippo) dopo una cena con la regina: "Mi farai sapere quando potrò occuparmene e inviarti qualcuno davvero bravo? Il cibo si addice ad un asilo. Tutto quello che doveva essere caldo era freddo, tutto quello che doveva essere tenero era duro".
Non preoccupatevi però, non prepareremo nulla del genere oggi.
Ci ispireremo alla cena organizzata dalla principessa Margaret per annunciare alla sorella e al cognato il desiderio di fidanzarsi con il colonnello Peter Townsend (divorziato e di 16 anni più vecchio). Durante la serata viene servita della zuppa, quindi ho colto l'occasione per una breve ricerca sulle zuppe british e oggi condivido con voi le due che mi sono piaciute di più: una semplice di patate e porro e una più speziata di cavolfiore arrosto.
Entrambe perfette per l'autunno!
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di patate
1 porro
600 ml di brodo di verdure
200 ml di latte vegetale (non zuccherato)
25 gr di burro di soia (o olio e.v.o.)
1 spicchio d'aglio (o aglio in polvere)
q.b. erba cipollina (fresca o essiccata)
q.b. pepe nero
q.b. lievito alimentare (facoltativo)
Per completare:
yogurt di soia al naturale
olio e.v.o.
sale
pane (facoltativo)
Sciogliete il burro di soia in una pentola e fatevi cuocere il porro a rondelle, le patate (sbucciate) a pezzi e l'aglio per 5 minuti.
Aggiungete il brodo vegetale e il latte vegetale. Portate a bollore e fate cuocere a fuoco moderato per circa 20 minuti o finchè le patate saranno morbide.
Lasciate intiepidire 10 minuti, poi frullate con il minipimer, aggiungete l'erba cipollina e una presa di lievito alimentare. Assaggiate e, se necessario, aggiustate di sale e pepe.
Fate colare in frigo lo yogurt di soia attraverso un colino, rivestito con un tovagliolo bianco. Dopo un'oretta prendete lo yogurt, mescolatelo con un goccio d'olio e un pizzico di sale.
Servite la zuppa completandola con un filo d'olio, la crema di yogurt e dei cubetti di pane.
N.B. Rispetto alla ricetta origianale, ho dimezzato la quantità di latte vegetale e secondo me la consistenza della zuppa è risultata ottimale.
Potete guarnire la zuppa anche con del riso (per noi semintegrale) e delle carote spadellate con paprika affumicata.
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Ingredienti per 4 persone:
1 cavolfiore
1 cipolla rossa
1 patata
1 carota
1 l di brodo vegetale
8 cucchiai di olio e.v.o.
1 cucchiaino di curcuma in polvere
sale e pepe nero
pane (facoltativo)
Preriscaldate il forno a 200°.
Separate tutte le cimette del cavolfiore, lavatele e distribuitele in una teglia con quattro cucchiai di olio extravergine e un pizzico di sale.
Mescolate bene e infornate per 20-25 minuti, mescolando ancora a metà cottura.
Intanto fate scaldare il restante olio extravergine in una pentola, aggiungete la cipolla rossa a fette e la carota a rondelle. Fate cuocere per 5 minuti.
Aggiungete il brodo vegetale, in cui avrete sciolto la curcuma in polvere, e la patata a pezzi. Portate a bollore e fate cuocere per 10 minuti.
Aggiungete il cavolfiore arrostito alla zuppa, tenendo da parte alcune cimette per guarnire. Fate cuocere per 10 minuti o finchè la patata sarà completamente cotta.
Frullate la zuppa col minipimer e assaggiate; se necessario, aggiustate di sale e pepe.
Servite guarnendo con le cimette di cavolfiore tenute da parte, un filo d'olio e, se volete, dei cubetti di pane.
N.B. Rispetto alla ricetta origianale, ho ridotto di 200 ml la quantità di brodo vegetale e secondo me la consistenza della zuppa è risultata ottimale.
Ho dimezzato inoltre la quantità di curcuma: se volete una zuppa ancora più speziata, mettete quindi 2 cucchiaini di curcuma in polvere. Oppure potete sostituirla con la spezia che preferite: curry, paprika affumicata ...
Altre zuppe dal blog:
* Zuppa di riso integrale con verdure e garam masala
* Zuppa di verza e mela con riso integrale e cipolla rossa
* Crema di zucchine con paccheri e cipolla in agrodolce
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A prestissimo
con la ricetta dolce
tratta da The Crown.
Buon ottobre :)
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