Dopo anni passati a guardare con timore le banane, il Banana Bread fatto prima di Pasqua ci ha fatto riavvicinare e ora posso finalmente affermare che abbiamo instaurato un ottimo rapporto: siamo di nuovo grandi amiche! Come abbiamo potuto stare lontano così a lungo?
La ricetta di oggi consiste in un secondo tentativo: il primo era stato una torta arrangiata che mia mamma mi aveva sfidato a preparare qualche settimana fa per la colazione, dicendomi però che in casa c'era solo una banana e delle noci che mio papà aveva messo in ammollo per 3 settimane nella grappa...ubriache a dir poco! Ho pensato, quindi, ad una crostata essenziale con una basa di farina, acqua e olio e una crema semplicissima di banana e latte di soia...il tutto con mia mamma e mia zia sedute in cucina a guardare me, piccola vegana in erba, cercare di farne uscire qualcosa! Il risultato era stato buono, ma con una sola banana la crema non era per me sufficientemente golosa...ecco perchè l'ho voluta rifare a poco tempo di distanza!
Questa volta, però, di banane mature a casa dei miei ce n'erano in abbondanza...tanto che me ne sono dovuta portare qualcuna a Milano...vi lascio immaginare il mio viaggio in treno, carica di cibo (chili di ciliegie e datteri nel trolley) e con l'aroma di banana, emanato costantemente dalla mia borsa!
Ingredienti per una base da 25 cm:
280 gr di farina (io metà 00, metà integrale)
2 cucchiai di sciroppo d'agave
160 ml di acqua
3/4 di un bicchiere di olio evo
mezzo cucchiaino di lievito per dolci
Ingredienti per la crema:
3 banane molto mature
q.b. latte di soia
q.b. noci (ubriache o meno)
La ricetta per la base è più o meno quella usata qui, ma con qualche modifica (sciroppo d'agave e acqua al posto di zucchero e latte d'avena, niente rosmarino): unite in una ciotola le farine setacciate col lievito allo sciroppo d'agave; aggiungete l'acqua e l'olio, ma un po' alla volta perchè potrebbe non servire l'intera dose.
Mescolate e poi impastate con le mani fino ad ottenere un impasto della giusta consistenza (dovrebbe rimanere piuttosto umido). Formate una palla e lasciatela riposare in frigorifero, mentre preparate la crema.
In un'altra ciotola schiacciate con una forchetta le tre banane; aggiungete poi il latte di soia, amalgamando bene per avere una consistenza cremosa: in questo secondo tentativo mi è stato sufficiente un cucchiaio di latte, mentre qualcuno in più nel primo....quindi dovrete regolarvi un po' ad occhio.
Tritate molto grossolanamente le noci.
Riprendete l'impasto e stendetelo col mattarello in una sfoglia non troppo sottile; adagiatelo in uno stampo da crostata (oliato e infarinato) e passatevi sopra il mattarello per tagliare la parte in eccesso dei bordi. Bucherellate il fondo con una forchetta e distribuite la crema di banana. Infine cospargete la superficie con le noci e cuocete nel forno preriscaldato a 180° per circa 45 minuti.
Avrei voluto scattare qualche foto alla crostata intera, ma avrei dovuto farle prima di colazione e non sono proprio riuscita a resistere!
Con tre banane la crostata è riuscita ancora più gustosa e profumata! In particolare la crema è risultata più buona e morbida...mi rimane un unico dubbio: forse con 4 sarebbe stata ancora meglio...che dite ci riprovo?
Posso fare un altro ringraziamento? Questa volta volevo ringraziare Aure, il mio ragazzo: da onnivoro non condivide la mia scelta vegana, ma la comprende e la supporta! Apprezza tanto la mia cucina (questa crostata compresa), è pronto a sperimentare con me, prova a mangiare meglio e cerca posti dove anch'io posso avere vita facile...niente di tutto questo è in alcun modo scontato! Così come non lo è stato ordinare la marinara solo per poter scambiare una fetta della sua pizza con la mia ortolana senza mozzarella, per non perdere abitudini che avevamo quando mangiavo ancora formaggi! Grazie!
Interessante questa frolla vegana.. e banane e noci mi sembra un accostamento perfetto! :)
RispondiEliminaVero, infatti anche nel Banana Bread spesso si usano le noci :-) Grazie
Eliminama bellina, già mi viaggia con le ciliegie e i datteri in borsa :3
RispondiEliminaio e le banane siamo da sempre grandi amiche, motivo per cui è davvero raro che riesca a salvarne qualcuna per un dolce. le amo mangiate semplicemente sbucciate, o al massimo con qualche salsina sopra (tahin e burro d'arachidi spaccano) o nel frullato, ma soprattutto le mangio quando sono già moolto mature!
però credo che soffrire un po' per poi coccolarsi con una crostata come questa valga la pena!
Le noci ubriache si possono affogare in qualsiasi cosa?? :)
un bacione Manu
Tahin sulla banana? Non c'avevo mai pensato! Lo testerò con la prossima banana super matura che mi capita sotto mano :-D
EliminaLe noci di questa crostata erano state usate da mio papà per aromatizzare una grappa, quindi andavano smaltite...ma secondo me sarebbero state più buone se affogate in un vino (sarà che sono veneta), magari passito o liquoroso...mmm dovrò testerare anche questo :-)
Eh sì, ho viaggiato carica di frutta :-D così le ciliege non le compro al supermercato, ma mangio quelle di mio papà e vado sul sicuro!
Grazie Lucrezia :-* a presto
Mi ispira! Mi piacciono le banane e mi pacciono le noci......la provero'.
RispondiEliminaBuona serata
Serena
Ciao Serena :-) All'inizio pensavo di aver usato troppo pochi ingredienti per avere un dolce goloso, invece mi sono proprio ricreduta :-D Grazie mille
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