mercoledì 31 maggio 2017

Mr. Robot Week #02: Papadum Indiani con Farina di Ceci e Spezie

 

Dopo la crostata semintegrale con fragole e menta, ecco la ricetta salata tratta dalla serie tv Mr. Robot, nella quale il protagonista Elliot Alderson viene contattato da un gruppo di hackers anarchici, la fsociety, per demolire il potere delle multinazioniali.

Mr. Robot non è per le verità un telefilm in cui si mangia molto, qualche patatina nelle prime puntate e molti bibitoni in stile Starbucks; anche quando Elliot nella seconda stagione inizia una nuova routine facendo colazione, pranzando e cenando ogni giorno con l'amico Leòn in una sorta di diner all'americana, non si vede ciò che mangia nè si sente cosa ordina.

Come nel caso della scorsa ricetta, però, il cibo compare in qualche allucinazione o pensiero di Elliot, ad esempio su una tavola riccamente allestita per lui e tutti i sui amici come immagine del suo futuro ideale, di un sogno per il quale combattere.
Tra le persone sedute a questo banchetto immagina molti personaggi della serie: Angela, sua collega alla AllSafe e amica d'infanzia, e alcuni degli hackers della fsociety, in particolare Darlene ... dalla quale deriva proprio la ricetta di oggi!

Dopo un film a casa di Elliot, Darlene propone di ordinare qualcosa dal ristorante indiano per la cena ... manco a dirlo Darlene ha hackerato pure l'applicazione per le ordinazioni in modo da avere uno sconto dopo la commissione di qualsiasi utente!!!
In questa scena si parla in particolare dei papadum, quelle cialde sottili e croccanti che nei ristoranti indiani vi portano in attesa della vostra ordinazione, avete presente?

I papadum (o papadam o papad) sono uno street food fatto sopratutto con farina di legumi, ad esempio di fagioli mungo, di lenticchie o di ceci; vengono inoltre arricchiti con diverse spezie: nel mio caso paprika affumicata, pepe e semi di cumino, ma anche curry, cardamomo, cayenna e curcuma.
La preparazione di per sè non è complessa, la parte più difficoltosa arriva nel momento di stendere l'impasto perchè si attacca facilmente al piano di lavoro. Ho risolto mantenendo il piano spolverato con farina di grano semintegrale, ma se volete dei papadum completamente senza glutine usate farina di riso, miglio o amaranto. Particolarmente utile potrebbe essere ricorrere alla macchina per stendere la pasta fresca, anzichè all'uso del mattarello.


Ingredienti per 8-9 papadum da circa 14 cm di diametro:
200 gr di farina di ceci
90 ml circa di acqua
1 cucchiaino di semi di cumino
1/2 cucchiaino (scarso) di sale
1/2 cucchiaino di pepe nero
1/2 cucchiaino di paprika affumicata
un pizzico di aglio in polvere

Per la cottura in padella:
olio di cocco (o di girasole o di mais)


In una ciotola mescolate la farina di ceci con il sale, il pepe, l'aglio, la paprika affumicata e i semi di cumino. Aggiungete un po' alla volta l'acqua e lavorate a mano oer ottenere un impasto omogeneo. Fatelo riposare per un'ora in frigorifero.

Sucessivamente riprendete l'impasto e dividetelo in 8-9 parti uguali che stenderete con l'aiuto del mattarello (o della macchina per la pasta fresca), avendo cura di mantenerli infarinati per evitare che si attacchino ovunque. Con una ciotola o una tagliapasta ricavate delle formi circolari dal diametro di circa 14 cm e lasciate che si secchino all'aria per circa 2 ore.


Scaldate dell'olio di cocco (un paio di cucchiaini) in una padella antiaderente e fate cuocere uniformemente ogni papadum per circa 1 minuto e mezzo per lato.

Fateli asciugare dall'olio in eccesso su della carta assorbente.



I papadum sono perfetti come snack prima o dopo cena, per un aperitivo o come accompagnamento a riso e salse. Noi l'abbiamo accompagnato ad una padellata di verdure primaverili.

Ovviamente potete cambiare il tipo di spezie e di legumi per la farina, ottenendo gusti differenti.
Se volete invece evitare la cottura in olio, potete prepararli anche in forno a 150°.


 ***
E voi avete mai provato a fare in casa i papadum o altre specialità indiane?
A presto :)

4 commenti:

  1. Ecco, pure Mr Robot mi manca, ma ho sempre sentito dire (e da quel che ho letto qui tu un po' me lo confermi) che era abbastanza incasinato e ho sempre avuto paura di non capirci nulla XD se poi vedo che faccio troppa fatica a star dietro alle cose mi passa un po' la voglia:D
    MA
    i papadumsss ❤_❤ adoro tutto ciò che è indiano e questi non sono da meno! e ti dirò, l'idea che possano venire un po' più spessi non mi dispiace, perchè quelli che trovo al ristorante li trovo spesso troooppo sottili e stentano a darmi soddisfazione. Voglio assolutamente provare a farli in casa!

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    1. Ciao Lù, in effetti non si capisce tutto quando iniziano a parlare di cose tecniche ... a meno che tu non sia un hacker :D Trovo cmq la storia intrigante, probabilmente per il carattere del protagonista solitario e problematico ... ok, detta così non è il massimo!
      Raggiungere lo spessore di quelli del ristorante secondo me è impossibile, la stesura col mattarello è la parte più difficile del processo ... ma - come dici anche tu - più spessi sono più soddisfacenti :) Fammi sapere se li provi!
      Grazie mille, un bacio.

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  2. Non li ho mai mangiati...ma i tuoi hanno un aspetto così invitante! Viene proprio voglia di farli! Sono perfetti, dorati al punto giusto. Che brava che sei! E che pazienza che hai a star dietro a tutti 'sti telefilm! ;) :P
    Baci

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    1. Più che pazienza è vita sociale limitata :P
      Ti consiglio di provarli! Nei ristoranti indiani sono davvero sottilissimi, quelli casalinghi un po' meno ma ottimi! Grazie mille Vale, baci a te :)

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