giovedì 20 aprile 2017

Pasqua Vegan a Bergamo


Come vi avevo accennato all'inizio dell'ultimo post, eccomi a parlarvi della nostra giornata di Pasqua trascorsa a Bergamo.
Era in assoluto la mia prima volta in città, quindi non avevo la minima idea se sarebbe stato facile o meno trovare un posto vegan friendly per il pranzo.
Qualche giorno prima, quindi, ci siamo attivati con delle veloci esplorazioni su internet perchè la ricerca di un posto dove pranzare non intralciasse con la visita vera e propria alla città. Oltre all'evergreen Zucchina Verde, abbiamo consultato il sito Bergamo Vegan e abbiamo trovato diversi posti interessanti, che abbiamo poi verificato non essere chiusi per Pasqua o per cessata attività.

Ci siamo appuntati diverse opzioni, ma una è stata fin dall'inizio il punto fermo: non sapevamo cosa ne sarebbe stato del resto della giornata, ma dovevamo assolutamente fare colazione alla pasticceria caffetteria Dolce Vita. Si trova in via Borgo Palazzo nella parte bassa della città, quindi richiede una deviazione dal percorso dalla stazione alla città alta, ma ne vale la pena.
L'ambiente è classico, chiaro e molto luminoso; i tavolini sono sia all'aperto verso la strada che all'interno su due piani. Il bancone si trova proprio di fronte all'entrata e il laboratorio in continuo fermento è a vista sul fondo.
Non essendo specificato su nessun cartellino che i dolci fossero vegan, ho chiesto alla cameriera quali lo fossero: alla sua risposta "tutto quello che vedi" i miei occhi hanno iniziato a brillare e il mio sorriso si è trasformato in quello di una bambina nel paese dei balocchi!



La scelta offriva pasticceria mignon (crostatine e cannoncini), diversi tipi di frollini, brioche (come quella alla curcuma e zenzero) e pasticceria classica che mi ha dato subito la sensazione di festa e di casa ... di quando si andava alla pasticceria di paese a prendere un vassoietto di pasticcini perchè era il compleanno dello zio o del giorno in cui la mamma tornava col tuo dolcetto preferito in un sacchettino per tirarti su di morale.
Ecco, quel dolcetto è comparso lì, dietro il vetro del bancone di Dolce Vita ed è stato il primo che ho scelto per la nostra colazione: un doppio biscotto farcito di crema al cioccolato e per metà intinto ancora nel cioccolato. Una bomba, ancora più buona di quello dei miei ricordi, sicuramente meno zuccherata e per niente stucchevole. Inoltre era così grande che Aure ha scommesso sul fatto che non l'avrei finito, ma ovviamente ho vinto io :)
Poi abbiamo ordinato un cannoncino ripieno di crema pasticcera perchè è un classico della pasticceria italiana ed ero curiosissima di assaggiare la pasta sfoglia senza burro: ottimo, una vera sorpresa!
Aure ha scelto uno dei suoi dolci preferiti, lo strudel di mele, e ne è stato entusiasta; infine un altro classico, la crostatina con crema pasticcera e frutta fresca che era buona, ma tra tutti è quella che ci ha colpito meno.
Infine un caffè americano per lui e per me un cappuccino con latte di mandorla (ma avrei potuto scegliere tra altri tipi di latte vegetale).

Nella stessa via si trova Dahlak, un ristorante eritreo onnivoro con alcune interessanti opzioni vegan, ma abbiamo rimandato il test alla prossima volta essendo un po' fuori mano rispetto alla meta della nostra passeggiata.
Ci siamo poi incamminati verso la città alta: potevamo scegliere di raggiungerla con gli autobus cittadini o la funicolare, ma abbiamo preferito andare a piedi per uno scorlazzino, una strada a gradini tra gli alberi e il verde che unisce le due parti della città. Un po' di fatica in più, ripagata da una bellissima vista.


Siamo arrivati così a Porta San Giacomo, una delle entrate tra le mura della città che tra viette, piazze e botteghe abbiamo definito "tipicamente italiana".
Già nelle prime vie abbiamo trovato un locale vegan friendly, Al Gombito, che nella lavagnetta in vetrina riportava alcune opzioni senza derivati animali.
Dopo una prima passeggiata turistica nella zona del Duomo e del Palazzo della Ragione (con una meridiana a pavimento nella loggia), abbiamo deciso di fermarci lì per pranzo, essendo molto più comodo rispetto ai locali trovati su internet che si trovavano nella parte bassa della città.


Al Gombito è una tosteria gourmet con tanti tipi di toast, qualche primo piatto (come la pasta all'arrabbiata e le orecchiete alle cime di rapa) e diverse centrifughe.
Il locale è piccolo, ma curato e con alcuni dettagli retrò come i lampadari a sospensione, i bellissimi specchi, il bancone in legno scuro per i dolci (soprattutto american style non vegan).
Nel menù sono indicati con appostiti simboli i piatti vegeteriani e quelli vegani; ho apprezzato inoltre che fossero riportati gli ingredienti delle loro due tipologie di pane fatto in casa: per quello bianco farina locale di frumento tipo 0, sale, acqua, olio di cocco (lo chiamano strutto vegetale da olio di cocco, ma lo trovo un nome troppo strano), olio extravergine d'oliva, lievito madre artigianale; gli stessi per quello ai cinque cereali con aggiunta di farina integrale di segale, farina d'orzo, farina d'avena, farina integrale di farro, semi di lino e semi di girasole.
 


Per il pranzo ho scelto lo zuccotto, il toast vegano del giorno con hummus di zucca, lattuga, porcini e maionese vegana al prezzemolo col pane ai cinque cereali, più una porzione di buonissime patatine fritte da dividere con Aure; da bere acqua naturale e una birra ipa artigianale.

Oltre ad essere gigante, il toast era davvero gustoso e particolare, non molto caldo ma è comprensibile vista l'ondata affamata di turisti presenti.



Rifocillati dopo il pranzo, abbiamo continuato il nostro giro alla scoperta di Bergamo alta tra il centro medioevale, diverse aree verdi, continui scorci panoramici sulla città e un piccolo orto botanico.

Le nostre gambe sono state messe un po' alla prova dalle salite, ma siamo tornati a casa davvero soddisfatti dalla nostra Pasqua da turisti.


Pasticceria Caffetteria Dolce Vita
via Borgo Palazzo 106
Bergamo

Al Gombito
via Gombito 8
Bergamo


Alla prossima occasione vorrei provare:

Ristorante Eritro Dahlak
via Borgo Palazzo 82/i
Bergamo

Sweet Irene
Via Sant’Orsola 22/a
Bergamo

2 commenti:

  1. Uhmm!!! che fame mi hai messo con la foto di quel toast così ben farcito! Prendo nota, prendo nota... ogni tanto vado a Bergamo e avere il nome di locali veg già testati è sempre utile! :-*

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    1. Ciao Mari :) I due locali testati sono assolutamente approvati, spero di provare presto anche i due citati alla fine del post. Un bacio, buona settimana :)

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